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TAS. Piattaforma a micro servizi per innovare nei pagamenti

Diversi istituti finanziari (tra cui ad esempio: Unipol Pay e Credem) hanno adottato la nuova soluzione di TAS che innova i pagamenti in logica PaaS, facendo leva sul cloud e su applicazioni a micro servizi, rapide da integrare. Ma nuovi trend sono in arrivo e TAS guarda anche al Request-to-Pay, al mondo del capital market e del back office titoli

TopVendors Valentino Bravi TAS GroupCloud in modalità Platform as a Service per innovare il business dei pagamenti, grazie a una logica a micro servizi che permette di integrare rapidamente nuove soluzioni. Credem è una delle prime banche in Italia a intraprendere questa evoluzione affidandosi a TAS. «I pagamenti sono una componente importante del business bancario, ma la tecnologia, le regolamentazioni e i nuovi sviluppi stanno portando molte banche, soprattutto quelle di medie dimensioni, a delegare questa attività a società specializzate – racconta Valentino Bravi, CEO di TAS. L’obiettivo è restare allineate alla normativa e, al contempo, innovare nel mondo dei pagamenti, attraverso soluzioni applicative evolute e contenendo i costi».

Il cloud che parla con il core banking

TAS ha quindi creato un servizio in cloud che si interfaccia con il core banking, in outsourcing e anche in modalità white label per le banche: un hub che contiene una settantina di moduli, dai pagamenti alla monetica, passando per soluzioni evolute di antifrode, liquidità e gestione dei pagamenti digitali. Questi moduli, facilmente integrabili nel giro di poco tempo grazie alle interfacce API, consentono di velocizzare i tempi di produzione dei nuovi servizi e di gestirli in modo scalabile. «Il grande vantaggio del cloud è nella sua capacità di interfacciarsi non solo con il core banking, ma con tutti i sistemi legacy – sottolinea Bravi. Grazie alla presenza di vari moduli, inoltre, seguiamo anche la strategia dettata dalle banche, che vede un graduale percorso di evoluzione verso il cloud computing e nuove logiche a piattaforma».

La convivenza con il legacy

Normalmente i primi passi riguardano solo i pagamenti, oppure la monetica: «nel frattempo i due sistemi, cloud e legacy, devono convivere – spiega Bravi. Si ottengono comunque grandi vantaggi: la nostra piattaforma issuing, che gestisce oltre 120 milioni di carte tra Italia ed estero, è stata ideata per lavorare sui due ambienti, offrendo servizi sulle emissioni e una serie di soluzioni che semplificano la gestione delle carte».

Sistemi evoluti contro le frodi

Inoltre, TAS ha ideato un sistema antifrode che sfrutta meccanismi di machine learning e algoritmi di intelligenza artificiale con sistemi neurali per intercettare i campanelli d’allarme. «Soprattutto per ridurre i falsi positivi, che vanno poi a incidere anche sui costi – osserva Bravi. La soluzione è integrata per i pagamenti account based, oltre che digitali, e offre una unica visione sulle attività, attingendo da varie fonti di dati».

Request-to-Pay: una soluzione già integrata

Ma il mercato dei pagamenti è in costante evoluzione e TAS, presente da oltre 40 anni, si è posta l’obiettivo di anticipare le innovazioni di un mondo che muta rapidamente. «Tra le ultime tendenze c’è la Request-to-Pay, soluzione che abbiamo già integrato nella nostra offerta e che permetterà alle banche di entrare in produzione senza preoccuparsi dell’aspetto tecnologico – evidenzia Bravi. La banca deve rimanere concentrata sul core business, alle sue spalle c’è una fabbrica che garantisce le evoluzioni delle soluzioni applicative, per offrire nuovi servizi».

Outsourcing tecnologico per il capital market

TAS ha ideato anche una soluzione per il mondo del capital market, andando incontro alla esigenza di molte banche, che stanno cercando di esternalizzare la piattaforma tecnologica per dedicare maggiore tempo di qualità al core business.

Il cloud per il back office titoli

Per il 2024 si sono già aperti i cantieri su un nuovo progetto, che vede la presenza di un cliente pilota e di un numero di banche già interessate alla soluzione. Si tratta di una applicazione per il back office titoli. «Grazie a un’operazione d’acquisto dal Gruppo Allitude, abbiamo ideato una soluzione per il back office titoli, che permette di integrare le applicazioni attraverso micro servizi cloud native, in un’ottica di Platform as a Service – conclude Bravi. La soluzione si integra con i sistemi bancari di anagrafica, conto corrente e così via, e potremo offrire a prezzi concorrenziali una tecnologia molto innovativa, con moduli personalizzabili sulle esigenze specifiche».

Pagamenti chiavi in mano

La soluzione PaaS ideata da TAS è dedicata anche ai nuovi player, come gli istituti di moneta elettronica e le aziende corporate, che possono operare come IMEL autorizzata da Banca d’Italia per entrare in questo mercato, facendo leva su un servizio completo e chiavi in mano. «Possono sviluppare use case innovativi per fidelizzare e conquistare nuovi clienti – precisa Bravi –, oltre che gestire pagamenti account based, con wallet e carte».

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